Alla Maker Faire Rome 2025 IED presenta arredi antisismici per
ambienti sicuri, condivisi e resilienti.
I prototipi sviluppati dagli studenti di Product Design in collaborazione con il CNR-IBE mostrano come il design possa offrire rifugio in caso di terremoto, trasformando tavoli, letti e scaffali in vere e proprie strutture di protezione.
IED Roma porta in mostra una serie di arredi antisismici progettati per trasformarsi in rifugi sicuri durante un terremoto. Tavoli, letti, armadi, scrivanie e banchi non più solo elementi d’arredo, ma vere e proprie strutture di difesa che uniscono funzionalità, estetica e resistenza strutturale. Il design si mette così al servizio della vita, dimostrando che l’innovazione non è solo digitale, ma può diventare anche uno strumento di protezione.
I progetti sono nati da un percorso di ricerca e sperimentazione che ha coinvolto gli studenti del terzo anno del corso in Product Design, coordinati dal docente e designer Mauro Del Santo, con il supporto progettuale di Marco Fellin e la consulenza tecnica del ricercatore Edoardo Giacobbo del CNR-IBE (Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche). L’intero lavoro si ispira al sistema LifeShell, sviluppato proprio dal CNR, che utilizza pannelli in legno strutturale X-LAM per costruire arredi in grado di resistere al peso delle macerie e fornire protezione immediata durante un evento sismico.
Ma la sicurezza non è solo fisica. Gli studenti hanno lavorato sul concetto di protezione a 360 gradi, sviluppando soluzioni che tengono conto anche della sfera mentale ed emotiva. I dispositivi ideati consentono, ad esempio, di restare in contatto con le altre persone presenti nello stesso ambiente, anche se fisicamente separati durante l’evento sismico. Alcuni arredi includono sistemi visivi o sonori per la comunicazione di emergenza, contribuendo a ridurre il panico, l’isolamento e il disorientamento. In parallelo, sono stati progettati contenitori multi-accesso per kit di primo soccorso e riserve d’acqua, facilmente individuabili e utilizzabili da più lati, anche in situazioni di stress o scarsa visibilità. Una progettazione pensata non solo per resistere, ma per aiutare a reagire e a rimanere connessi.
Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e partecipativa, all’interno dello stand IED sarà installata una pedana vibrante che simulerà un evento sismico. I visitatori potranno testare in tempo reale la resistenza di alcuni modelli stampati in 3D, verificandone l’efficacia strutturale direttamente con mano. L’attività sarà guidata da studenti e docenti dello IED, per i quali il confronto rappresenta una parte fondamentale del processo di ricerca. Raccogliere impressioni e rispondere a domande alimenta una progettazione più consapevole e inclusiva.
I prototipi esposti non sono simulazioni: si tratta di modelli funzionanti, pensati per contesti quotidiani e costruiti con materiali certificati. Ciascun progetto affronta ambienti diversi – dalla scuola all’ufficio, dalla biblioteca alla caserma – mantenendo però un linguaggio comune: quello del design come strumento per progettare soluzione per la salvaguardia/protezione/sicurezza dell’individuo
I PROGETTI
Il progetto ArchiSafe, realizzato da Giovanni Iannone, Eraclea La Rocca e Vittoria Trizzino, propone una configurazione modulare di tavoli da ufficio visivamente leggeri ma capaci di reggere forti sollecitazioni verticali. Firefighter Shelf di Julia Schmid, Valerio Rondoni e Alessandro Randazzo è pensato per le caserme dei pompieri: arredi che integrano spazi per kit d’emergenza, facilmente accessibili anche in condizioni critiche. Per il mondo scolastico, Pesos, progettato da Pietro D’Orazi e Sofia Schirrmeister, reinterpreta il banco scolastico come un sistema aperto, collaborativo e protettivo, accessibile da più lati.
Il trio Nicolò Frabetti, Massimo Gentile e Manuel Pacelli firma invece la Serie MNM, pensata per biblioteche e spazi pubblici, che utilizza lo spessore minimo dell’X-LAM per ottenere un perfetto equilibrio tra robustezza e linguaggio formale contemporaneo.
Infine, un’attenzione particolare è rivolta anche agli accessori d’emergenza: Samuele Armenia ha sviluppato una serie di oggetti da tavolo intelligenti come contenitori per borracce, lampade d’emergenza con batteria integrata e ganci con fischietti, strumenti essenziali in caso di blackout o evacuazione.
A sottolineare il valore educativo del progetto, il docente Mauro Del Santo commenta: «Abbiamo chiesto agli studenti di progettare oggetti capaci di salvare vite, partendo dagli oggetti più ordinari. Hanno risposto con intelligenza progettuale e grande consapevolezza. Questo è molto più di un esercizio didattico: è un atto di responsabilità civile.»
Un elemento distintivo di tutto il lavoro è la sua natura open-source. Nessun brevetto, nessuna licenza: i progetti sono liberamente riproducibili, adattabili e migliorabili da scuole, comuni, aziende o organizzazioni. «È un approccio - afferma Marco Fellin, del CNR-IBE (Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche) - etico e aperto, oltre che tecnico. Condividere conoscenza, soprattutto quando può fare la differenza tra la vita e la morte, è un atto necessario. Questi arredi non sono per pochi, ma per tutti.»
In un contesto in cui il termine “innovazione” è spesso legato al digitale, IED Roma propone una visione differente: quella di un design umano, accessibile, utile, che non dimentica i bisogni fondamentali. La Maker Faire Rome è il palcoscenico ideale per raccontare questa storia, dove anche un tavolo può diventare un rifugio, e il design può davvero mettere in sicurezza una vita.
IED Roma sarà presente alla Maker Faire 2025, dal 17 al 19 ottobre 2025, al Gazometro Ostiense – Area S, booth S.01-S.02.
In apertura D'Orazi Shirrmeister Pesos