Dal 16 al 18 ottobre presso il prestigioso Astoria Resort di Riva del Garda si è tenuto
il Convegno ideato e organizzato da Angelo Garini
di Serena Colavita
Si parla sempre più spesso di sostenibilità, in tutti gli ambiti.
Dal 16 al 18 ottobre presso il prestigioso Astoria Resort di Riva del Garda si è tenuto
il Convegno ideato e organizzato da Angelo Garini
Un incontro dove sono intervenuti professionisti del settore matrimonio provenienti da tutta Italia per condividere esperienze, instaurare nuove relazioni, confrontarsi sulle procedure, acquisire conoscenze.
Come riassumere tre giorni così ricchi ed intensi ? Attraverso alcune parole chiave che sono state protagoniste di queste fantastiche giornate: rispetto, valore, accoglienza, condivisione, emozione.
Astoria Resort ha una storia bellissima che arriva da lontano e oggi, con la nuova gestione, ormai da qualche anno ha una mission ben precisa quella di offrire un matrimonio davvero ecosostenibile: ogni dettaglio, dalla scelta della location a quella del menu, dalle decorazioni ai cadeau mariage, viene valutato in termini di impatto ambientale.
Questa particolare attenzione vale anche per l’accoglienza riservata agli ospiti che soggiornano in hotel, sia che si tratti di vacanza leisure o di incontri business: nella gestione della struttura l’aspetto green e la sostenibilità sono imprescindibili, come più volte hanno affermato anche il CEO Christian Miorelli e il Direttore Stefan Vogler.
Quale migliore cornice quindi per ospitare un Convegno che nei tre giorni ha visto alternarsi numerosi e interessanti interventi sul tema!
“Il Destination Wedding può e deve essere sostenibile, ma per essere davvero definito tale, deve prevedere un’integrazione del territorio dove avviene l’evento stesso, con un coinvolgimento di professionisti, produttori e fornitori locali oltreché, se e dove possibile, dell’intera popolazione che metterà a disposizione storie, tradizioni, curiosità. L’obiettivo deve essere quello di promuovere quel territorio, portando agli occhi del mondo, attraverso quelli degli sposi e dei loro ospiti, l’unicità e la preziosità, sempre diverse, che ogni angolo d’Italia ci offre”.
Con questo importante concetto ,Angelo Garini ha aperto i lavori aggiungendo che “ essere gentili e avere sempre rispetto per le persone con cui si collabora, si vive e si lavora, è il primo e imprescindibile passo da compiere, generando quel benessere e quella qualità della vita, che fa parte integrante della sostenibilità, perché, prima di tutto, siamo noi ad avere l’obbligo di essere sostenibili per gli altri “
Ogni singolo intervento ha portato un prezioso valore aggiunto all’incontro perché è stato fonte di riflessione e ispirazione per tutti i partecipanti.
Quando una coppia decide di sposarsi ha come priorità la scelta della location, Umberto Garini titolare di Travel Eco, ha spiegato tecnicamente e nei dettagli come definire un protocollo di ecosostenibilità di una struttura.
La giornalista Giusi Galimberti ha illustrato come realizzare una mise en place nell’ottica del riuso con suggerimenti preziosi per minimizzare anche lo spreco alimentare.
Zia Nina Flower’s Farm ovvero Giulia Trentin ha sottolineato l’importanza di scegliere fiori stagionali e del territorio anche collaborando con le flower’s farm locali.
L’impresa sociale Guri I Zi,in cui lavorano donne che nella vita si sono trovate ad affrontare situazioni difficili, attraverso la testimonianza di Elena Galati di Genola ha mostrato come anche la scelta di una tovaglia può essere etica e consapevole; si tratta infatti di pezzi unici realizzati tramite l’antica arte della tessitura al telaio di legno e ricamati a mano.
Lo stilista di fama internazionale Peter Lagner ha lasciato tutti letteralmente a bocca aperta, spiegando come ogni abito da lui firmato puo’ vantare di essere completamente ecosostenibile : dal filo, alla gruccia, al copri abito, al riutilizzo di materiali. Il noto fashion designer la definisce “la Responsabilità della bellezza” come si legge anche sul sito del brand “Il nostro impegno creativo ed etico si riflette nell’idea di creare bellezza dando valore all’artigianalità, all’unicità e contribuendo attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale nel settore della moda” . Tenace sostenitore della sostenibilità, anche attraverso una continua ricerca, Peter Lagner ha affermato durante il Convegno che si tratta di una grande opportunità che non deve essere vista come un ostacolo
Molto interessante anche l’intervento della giornalista di moda e di costume Giuliana Parabiago che ha spiegato come sia importante raccontare, spiegare, comunicare ai propri ospiti la scelta di organizzare un matrimonio sostenibile: occorre dirlo non per vanto bensì per coinvolgere coloro che quel giorno gli sposi avranno voluto al loro fianco e vivranno quindi questa esperienza consapevolmente.
Anche la fotografia può, anzi in quest’ottica dovrebbe essere sostenibile. Come? Lo ha spiegato Nicola Centoducati mostrando i suoi lavori: attraverso i reportage di matrimoni lui racconta la storia del luogo, della sua tipicità evidenziandone le tradizioni.
Naturalmente, in qualità di regia dell’evento, volendo un matrimonio sostenibile anche la wedding planner deve avere questa visione; Guja di Guja Weddings ha portato una sua case history in cui dalle scelte al coordinamento la coppia è stata accompagnata a realizzare esattamente l’evento desiderato
Un progetto davvero unico quello di Città Santangelo in Abruzzo, descritto con passione ed entusiasmo per i risultati già ottenuti , dall’esperta di campagne marketing e promozione Francesca Schunck: la trasformazione di un bellissimo piccolo borgo italiano in una wedding destination attraverso il coinvolgimento di tutti gli abitanti creando un’economia circolare, dimostrando come il matrimonio possa avere anche un valore economico e strategico nell’ambito turistico.
Paola Pizzo, direttrice della rivista Sposi Magazine ha portato il suo contributo come nota testata di settore che aiuta a promuovere e divulgare online e off line il concetto si sostenibilità.
Non sono mancati inoltre nei tre giorni momenti di convivialità che hanno uteriormente creato sinergie e networking tra i partecipanti.
Davvero speciale è stato poi il saluto dell’ultimo giorno con Paola Savino, danzatrice e danzaterapeuta, dove tutti sono stati invitati a partecipare ad una esperienza unica nel parco del bellissimo Astoria Resort provando, in prima persona, come il benessere psicofisico parta dalla consapevolezza del sé e della natura circostante.
ph. Nicola Centoducati