Tutto quello che dovete sapere per l'organizzazione della cerimonia
Per un matrimonio in chiesa.
Non ci si sposa in chiesa per una scelta estetica, ma perché si crede in ciò che si sta facendo, dunque dedicate tempo alla scelta delle letture e coinvolgete i vostri amici perché scrivano e leggano qualche preghiera dedicata a voi.
Attenzione al protocollo per l'ingresso dei vari membri delle famiglie.
La mamma della sposa sarà accompagnata da un figlio o da un parente, la mamma dello sposo entrerà al braccio allo sposo e infine arriverà la sposa al braccio del padre.
Damigelle e paggetti precederanno la sposa, la damigella d'onore la seguirà curando che velo e strascico siano correttamente sistemati.
Gli ospiti entreranno in chiesa prima dell'arrivo della sposa. Mi dispiace... ma è così!
Per una cerimonia civile.
La cerimonia civile prevede che tutto sia meno formale ma si potrà comunque organizzare l'ingresso degli sposi, in maniera adeguata, soprattutto se lo spazio lo consentirà. Agli sposi che scelgono questa strada, suggerisco sempre di aggiungere la lettura di alcuni testi e l'inserimento di alcuni brani musicali, affinché tutto sia più intimo e personale.
Per un tocco di tenerezza ed allegria: paggetti e damigelle
Cari sposi sappiate che, se vorrete avere paggetti e damigelle al vostro matrimonio, scegliendo tra nipotini e figli di amici o parenti, sarà vostra cura regalare a ognuno di loro l'abito che indosserà quel giorno.
Darete loro indicazioni su ciò che dovranno fare, ma ricordate che sono bambini e la loro spontaneità supererà piacevolmente, qualsiasi regola. Vi premurerete poi di organizzare la dovuta accoglienza con un servizio di assistenza e intrattenimento dei più piccoli ai quali andranno riservati spazi e menù dedicati.
Uno degli sposi o entrambi, sono al secondo matrimonio, cosa cambia?
Seppur di seconde nozze parliamo, di celebrazione dell'amore sempre si tratta.
Nel rispetto di quel senso della misura che deve sempre essere ospite d'onore, organizzate tutto con attenzione. L'unica avvertenza che vi posso dare, cari sposi è di avere a cuore la sensibilità di figli nati da precedenti matrimoni. Ricordo una meravigliosa sposa, lei alle prime nozze, lui alle seconde, che di fronte al pianto del figlio di lui, all'annuncio del matrimonio, abbracciò il piccolo e gli disse; "Ci sposeremo solo quando tu ti sentirai pronto". Dopo poche ore il bimbo le disse: "Ora sono pronto".
Quando un degli sposi è di un'altra nazionalità?
Quale occasione migliore affinché il matrimonio sia la manifestazione all'ennesima potenza di un concetto a me molto caro: l'inclusione, che è alla base di ogni unione. Mescolate quindi tradizioni, colori, cibi e intrattenimento affinché le diversità siano fonte di arricchimento e rendano l'esperienza dei vostri ospiti ancora più speciale.
Se si celebra un'unione civile?
Perché replicare le formule note per la celebrazione del rito civile, nel caso in cui si scelga la celebrazione di un’unione civile? Il suggerimento che dò io, è quello di creare qualcosa di nuovo, facendo in modo che tutti si sentano parte di una celebrazione intima ma corale al tempo stesso.
Ciò che conta sono i sentimenti delle due persone che stanno celebrando la loro unione, che dovranno fare in modo che tutto sia in armonia ed equilibrio. Cari sposi, sentitevi amati e godetevi questo momento davvero speciale, creando qualcosa che, ancor più del solito sia solo per voi.