Un incontro di spiriti creativi, ecco come potremmo sintetizzare in una frase, la collaborazione che ha portato alla realizzazione di un matrimonio davvero speciale.
Stiamo parlando del matrimonio di Antonio Lorenzon, vincitore dell'edizione 2020 di Masterchef Italia, che ha sposato Il compagno di una vita, Daniel con la regia di Angelo Garini, masterplanner ed emotion designer e podcaster di successo con Tabata Caldironi
Proprio in occasione del matrimonio, una, tra le tante innovazioni volute da Angelo e Tabata è stata la registrazione di una puntata live di Let's Celebrate. Ascoltarla è come essere ospiti a quel matrimonio anche se solo per qualche minuto.
Ma facciamo un passo indietro... tutto ha inizio quando Antonio Lorenzon, dopo essere stato proclamato vincitore della IX edizione di Masterchef, approfitta di quel momento di grande gioia per chiedere a Daniel, presente tra il pubblico, di sposarlo.
Da lì il passaggio seguente è stato quello di decidere data e luogo del matrimonio e di coinvolgere Angelo Garini per la progettazione creativa dell'evento.
Angelo, ha deciso di trarre ispirazione dalla storia dell'arte della bellissima città, con richiami al 700, per la cerimonia che si è svolta nel salone degli specchi di Palazzo Sturm, e con richiami al rinascimento, periodo in cui Bassano si arricchì di splendidi palazzi, sotto la ricca influenza di Venezia, per il ricevimento.
A tutto questo non poteva mancare un omaggio a quello che è il monumento simbolo della città: il famoso Ponte Vecchio.
Alla richiesta di Antonio di dare un segno e di creare un momento che coinvolgesse la città nella giornata del matrimonio, Angelo ha risposto proponendo di organizzare l'incontro tra i due sposi e tutti i loro numerosi ospiti proprio sul ponte.
Antonio e Daniel, dunque, sono arrivati dai lati opposti del ponte per incontrarsi al centro e offrire l'uno alla mamma dell'altro un coloratissimo bouquet. Da lì, seguiti dal corteo dei loro ospiti, gli sposi hanno raggiunto a piedi la terrazza del belvedere di Palazzo Sturm, dove sono stati accolti da una prima sorpresa musicale: la meravigliosa voce di DIA, cantante canadese di origine italiana accompagnata dalle note di un pianoforte. All'interno del museo invece, ad accompagnare la cerimonia, ecco un'altra sorpresa: un'orchestra d'archi e le voci di un tenore e due soprani.
L'emozione ha raggiunto il culmine nel momento in cui gli sposi hanno letto ciò che hanno voluto dirsi nel momento della loro unione.
" il nostro timore era che ci saremmo potuti dire le stesse cose, in realtà è quello che è successo, ce le siamo dette, ma ognuno dal suo punto di vista e con un occhio diverso, d'altra parte dopo vent'anni di vita vissuta insieme è bello che le nostre vite siano diventate da tempo una sola vita" dice Antonio.
Dopo la cerimonia, il ricevimento si è svolto a Villa Cà Sette, residenza veneta del '700 immersa in un parco ricco di piante, fiori, vasche d'acqua che ha accolto l'aperitivo.
Per la cena invece, la scelta è ricaduta su una grande sala, nel corpo della barchessa che risale al 500 ed ecco quindi che la ricerca d’ispirazione torna indietro nel tempo, al periodo rinascimentale, con la realizzazione di un sontuoso tavolo imperiale e una decorazione che alternava volumi alti e bassi in una ripetizione simmetrica.
Gran finale la torta, arrivata al seguito degli sposi, nel giardino degli ulivi, su una portantina dipinta di bianco e oro. Dopo il taglio fontane luminose e fuochi d'artificio hanno introdotto lo show musicale di Timothy Rock Cavicchini che ha guidato gli ospiti in ore di grande divertimento e festa...
Ma torniamo al punto di partenza, un Masterplanner per un Masterchef. Angelo e Antonio si sono trovati in perfetta sintonia nel voler valorizzare il territorio e le sue eccellenze, non solo dal punto di vista storico e architettonico, come abbiamo visto, ma anche per ciò che riguarda le scelte decorative e la selezione dei piatti da servire durante la cena.
Se da un lato dunque, il menù è stato una ricerca di armonia e raffinatezza nelle varie portate che si sono succedute, alcune nate da ricette esclusive di Antonio, dall'altro, tutti i fiori utilizzati per la decorazione dell'evento sono stati prodotti a pochi chilometri da Bassano, nell'azienda agricola Zia Nina Flower Farm, da Giulia Trentin con il marito Alessandro Toppa.
Giulia, ha iniziato la sua produzione nel 2020 e sta portando avanti un messaggio che sta avendo grande successo e cioè quello della coltivazione di varietà floreali diverse, secondo il luogo e la stagione, che forniscano un prodotto locale, che abbatta l'impatto ambientale, conseguenza dei viaggi che i fiori devono fare in giro per il mondo, per raggiungere la destinazione finale.
Concludiamo con questo pensiero, è una gioia grande quella di realizzare un matrimonio che speriamo possa fare da capofila a tanti eventi a seguire, nel rispetto dell'unicità di ognuno e della preziosità di tutto ciò che ci circonda.