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26/10/2023
Il piacere della lettura
Il piacere della lettura
di Roberto Calvi

Cominciamo dal titolo "Le cose che ci salvano", un pensiero che incuriosisce perchè spesso le cose nella vita non hanno questo valore.... Mi piacerebbe conoscere meglio il tuo pensiero a questo proposito ….

Esistono cose, oggetti, con una storia, che si portano dietro ricordi e sensazioni, spesso legati a luoghi e persone care. Oggetti con una loro personalità, non fatti in serie, non anonimi. Tutti gli oggetti di questo tipo sono in grado di salvarci dalla tristezza, dall’indifferenza, dalla solitudine. Ci salvano, perché ci mettono in contatto con gli altri e con noi stessi. In un mondo sempre più freddo e indifferente, che ci spinge a ignorare ciò che ci circonda, ho voluto raccontare una forma di bellezza e di condivisione: perché in fondo il vero messaggio è che sono sì, le cose, a salvarci, ma ancora di più sono le persone.
La protagonista Gea sembra aver impostato un suo equilibrio su una "economia circolare di quartiere". Credi che sia una cosa che si possa realizzare veramente in una città come Milano?

Sì, credo che sia ancora possibile. La vita di quartiere si sta perdendo, ma per molti di noi è ancora un realtà. Milano è ancora fatta di quartieri con un’identità propria e molte persone farebbero di tutto per preservarli. L’economia circolare di quartiere implica attenzione verso gli altri e verso le cose, chiede di rallentare, di guardarsi più intorno e di parlarsi di più. È in contro tendenza, ma non è impossibile, ancora.

Perchè Gea non si ritrova con persone della sua età e non si ritrova nel mondo attuale?

Gea è una persona autentica, sincera con se stessa. Fa fatica a integrarsi nel mondo che la circonda perché non sa mentire e non vive secondo il luogo comune; con i coetanei non condivide gli obiettivi, né i paradigmi. Ha un passato che la condiziona molto, ma è attenta agli altri e riesce a creare legami profondi con chi è apparentemente molto diverso da lei, sia per età anagrafica che per esperienza di vita, ma che in realtà vive una condizione esistenziale simile.
Possiamo dire che il senso di questo libro è che non si può riparare il passato ma si può immaginare un nuovo futuro?

Certamente. Il passato si può solo accettare e mettere da parte. E immaginare un futuro, poi, a partire dal presente, perché il presente è tutto ciò che abbiamo.

Hai già cominciato a pensare al tuo nuovo romanzo? Ci puoi anticipare qualcosa?

Ci sto già lavorando, con grande entusiasmo, anche questa è una storia di rinascita. Non mi stanco mai di cercare la luce, nonostante il dolore, nonostante tutto.
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