Alessandro Puccia è un artista italiano che tramite la fotografia esprime il linguaggio dell'acqua. Poiché i nostri corpi sono principalmente composti d'acqua, la sua arte si concentra sull'importanza che essa ha per ognuno di noi, prendendo ispirazione, attraverso una profonda esperienza personale, dai concetti legati alla memoria dell'acqua e alla sua capacità di connettersi con il mondo interiore e spirituale, come teorizzato agli inizi degli anni 2000 dallo studioso giapponese Masaru Emoto.
Il percorso artistico di Alessandro Puccia ha avuto inizio in un momento particolare della sua vita, quando gli fu diagnosticata una grave malattia. A seguito di questo evento, intraprese un lavoro di introspezione e di ricerca sull'acqua all'interno del suo corpo. L'acqua, come elemento fondamentale della vita, divenne per lui uno strumento per comprendere ciò che stava vivendo

Dal 2023 ha intrapreso una nuova e profonda ricerca personale attraverso scatti capaci di lasciare esprimere la bellezza della natura senza condizionamenti e nella pienezza delle sue forme e dei suoi colori.
L’artista, che si dedica al lavoro di ricerca e fotografia sull’acqua da oltre dieci anni, solo recentemente ha sentito il dovere di condividere le sue opere e il loro messaggio con un ampio pubblico.

La sua ricerca si concentra sull'unicità dell'acqua, sia umile che preziosa, e sull'importanza che essa riveste nei nostri corpi e nelle nostre vite, sia individualmente che come comunità. Attraverso le sue fotografie e la sua esperienza personale, ci ricorda che l'acqua può dialogare, parlare con chiunque e, viceversa, chiunque può usarla come tramite per entrare in contatto con il corpo, le emozioni e i sentimenti.

L'acqua rimane una sfida intellettuale che non può essere risolta solo scientificamente. Essa racchiude nella sua essenza significati primordiali, spirituali, scientifici, ecologici, immaginari e artistici. Per comprenderla appieno, l'artista ci invita con le sue fotografie e la sua esperienza personale ad aprire la nostra mente a una nuova visione del Futuro.

Ancora una volta è il Lago Maggiore luogo in cui l’artista vive ad essere protagonista del suo lavoro con l’installazione intitolata “riflessi” e inaugurata lo scorso 22 marzo a Sesto Calende in occasione della Giornata Mondiale Dell’Acqua 2024 e che ora proseguirà in altre location del lago maggiore.
Le opere dell’artista rappresentano gocce d’acqua congelata, osservata al microscopio, fotografata per poterne osservare e comprendere il messaggio più profondo, catturarne l’essenza in tutta la sua diversità e magnificenza. Ogni opera è un tributo alla sua incantevole presenza e un appello alla sua protezione.
L’opera di Puccia è un’esperienza quasi mistica, che permette di connetterci con la bellezza e la grandezza della natura in modi che vanno oltre le parole.
Gli scatti provengono da gocce prelevate in precisi momenti -alba, tramonto, luna piena, etc..- restituiti attraverso un microcosmo di riflessi, un piccolo universo che racchiude in sé la bellezza e l’essenza di quell’istante.

“È una sensazione che tutti conosciamo, un desiderio profondo; trattenere un preciso istante e farlo nostro per sempre. È questo quello che è per me il nostro lago, un costante attimo di meraviglia e nei riflessi scintillanti dell’acqua trovo un incanto che mi rapisce ogni volta. È come se diventasse specchio liquido capace di riflettere, grazie alle sue correnti, la bellezza intrinseca della natura.”