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22/04/2025
Louvre Couture
Louvre Couture
Il 24 gennaio 2025 (fino alla fine di giugno), la moda entra al Louvre con “LOUVRE COUTURE. Objets d'art, objets de mode”.

La mostra propone un dialogo suggestivo e originale tra i capolavori del dipartimento Objets d'Art del museo e i pezzi chiave della storia della moda contemporanea, dagli anni '60 al 2025, da Cristóbal Balenciaga a Iris van Herpen.
Accompagnando i visitatori in un viaggio attraverso quasi 9.000 metri quadrati di collezioni del museo, un centinaio di silhouette e accessori risuonano in modo colto, commovente e poetico con la storia delle arti decorative, degli stili, dell'artigianato e dell'ornamento, illustrando lo strettissimo legame tra moda e arte. Questi sono solo alcuni dei notevoli prestiti concessi per la prima volta da quarantacinque tra le più emblematiche case di moda e stilisti.
Fin dai tempi di Paul Cézanne, sappiamo che “il Louvre è il libro in cui impariamo a leggere”, ma questa inesauribile fonte di ispirazione non è sfuggita a uno dei mondi più vivaci della creazione contemporanea, quello della moda e dell'alta moda.
Gucci
Gucci
Sempre più spesso, gli studi e le monografie dedicate ai loro grandi nomi tracciano genealogie estetiche che collocano queste personalità e la loro ispirazione in una prospettiva storica e artistica. Il ritmo non è solo quello di rotture più o meno radicali, o di cambiamenti stagionali: è anche quello di echi e richiami. I fili che si intrecciano tra il loro lavoro e le arti sono quasi infiniti. Anche la storia dell'arte raccontata dal Musée du Louvre, nell'abbagliante profondità e abbondanza delle sue collezioni, brilla dei riflessi del gusto e del tempo. Il museo è un campo sconfinato di influenze e di fonti, un'immensa tavola d'atmosfera.
Sebbene, paradossalmente, il Musée du Louvre non conservi alcun abito in quanto tale, ad eccezione dei sontuosi mantelli dell'Ordine dello Spirito Santo restaurati lo scorso anno, gli abiti sono ovunque nelle sue gallerie: da un antico bassorilievo ai dipinti del XVIII secolo. Nel dipartimento Objets d'Art, la presenza dei tessuti è fondamentale, spesso più incentrata su grandi decori e arazzi che su abiti. In che modo il museo e questi oggetti d'arte sono diventati un repertorio creativo? In che modo le collezioni del Louvre, in particolare, hanno nutrito e ispirato i più grandi stilisti, e continuano a farlo oggi?
Versace
Versace
Il Louvre ha cercato di rispondere a questa domanda evidenziando e incoraggiando i confronti, tenendo presente che alcune di queste collezioni sono state addirittura plasmate dalla generosità di uomini e donne della moda, da Jaques Doucet a Madame Carven.
I legami tra la storia dell'arte e quella della moda sono innumerevoli. Si tratta spesso di metodi e know-how comuni, di conoscenza delle tecniche più antiche, di una cultura visiva condivisa, di un sottile gioco di rimandi, dal catalogo ragionato del museo al moodboard di moda che evoca ogni sorta di ispirazione, dove le gemme di una pisside bordano una giacca, dove l'armatura diventa abito, dove il motivo di un mobile Boulle o di una cassettiera confluisce nel ricamo di un sarto, dove la poesia di un'epoca prende forma...
Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier
Come uno specchio rivolto verso il museo, questa mostra invita i visitatori a guardare nuovamente gli oggetti d'arte attraverso il prisma della visione spesso acuta e spesso illuminante dei designer contemporanei.
Allestita da Nathalie Crinière, la mostra conduce i visitatori in un viaggio attraverso il mondo dell'arte e della moda, invitandoli a passeggiare piuttosto che a seguire un itinerario tradizionale.
Louis Vuitton
Louis Vuitton
La mostra è strutturata intorno a diversi grandi temi cronologici, che i visitatori sono liberi di seguire o meno. Con Bisanzio e il Medioevo, le opere più preziose di oro, avorio e gioielli si riflettono nelle sagome, maestosamente presentate su podi a specchio. Utilizzando lo stesso vocabolario scenografico, le sale rinascimentali mostrano echi di altri tipi di opere: ceramiche riccamente smaltate, armature finemente decorate e arazzi di dimensioni e colori impressionanti. Le sale del Conseil d'État rivelano poi l'influenza sempre presente delle produzioni del Grand Siècle, mentre nelle sale d'epoca, dove sono esposte le produzioni del XVIII secolo, gli abiti, gli ensemble e gli accessori sono immersi nelle atmosfere a cui rispondono. L'ultima parte della mostra è dedicata agli eccessi del XIX secolo, con gli appartamenti di Napoleone III che offrono un vero e proprio bouquet finale, riecheggiando la grandezza e lo splendore del loro arredamento attraverso silhouette dalle forme e dai colori esuberanti.

Olivier Gabet, conservateur général du Patrimoine, directeur du département des Objets d’art du musée du Louvre,
assisté de Marie Brimicombe.

@Musée du Louvre / Nicolas Bousser)
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