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12/09/2023
Un villaggio ( e una casa) che valgono un viaggio
Un villaggio ( e una casa) che valgono un viaggio
di Roberto Calvi

La destinazione di un viaggio è un luogo, che solitamente, possiamo intendere come un paese, un villaggio, una città o addirittura un territorio intero, a volte, però, può essere anche la casa che si abita per alcuni giorni.
Vorrei raccontarvi di un villaggio dunque, ma anche di una casa che dà al soggiorno in quel villaggio un sapore del tutto particolare.
Siamo alle spalle della Costa Azzurra, all’interno del Dipartimento del Var nella Regione della Provenza.
Di quella Provenza non da cartolina che raffigura i meravigliosi campi di lavanda, è una Provenza diversa questa, un territorio più selvaggio e autentico, fatto di foreste e di piccoli borghi arroccati a ridosso delle montagne o adagiati sui colli.
Nel Var sono racchiusi tutto il fascino e l’atmosfera del sud della Francia, con i suoi sapori e i suoi profumi e, soprattutto, con la sua luce e i suoi colori.
Luce e colori che sono stati ritratti da diversi pittori sul finire dell’800 con opere che spesso hanno dato vita a mostre molto interessanti come quella in corso a Saint Tropez fino al 14 novembre dove protagonista è il pittore neoimpressionista H.E. Cross. Il titolo della rassegna rende l’idea: “Dans la lumière du Var, le plus beau pays du monde” (Nella luce del Var, il più bel paese del mondo).
Il Var è un acquarello in cui immergersi, un vero giardino naturale a cielo aperto.
La destinazione è Tourtour, un villaggio di poco più di 500 anime a circa 600 metri sul livello del mare dove è possibile toccare con mano quanto detto fino ad ora sul Var e che per questo, è detto “le village dans le ciel” (il villaggio nel cielo).
Appena si arriva a destinazione, dopo aver percorso una strada, che nei suoi ultimi chilometri attraversa boschi e pinete ciò che si prova è il desiderio di riempirsi gli occhi di azzurro, tanto il cielo ti sembra vicino, e anche di verde, tanto la natura circostante è presente.
Il panorama che si scorge a 360 gradi ti apre cuore e mente.
Il villaggio medievale è a pianta circolare con le classiche stradine acciottolate, case in pietra, persiane colorate, piante e fiori su finestre e lungo i vicoli.
La piazza principale è piena di tavolini con i locali che all’ombra dei platani offrono ristoro a tutte le ore, uno spazio che alla sera, si riempie di visitatori che apprezzano l’atmosfera provenzale data anche da fili di lucine colorate che scorrono da un albero all’altro, dal suono dello scorrere dell’acqua che zampilla nella fontana a vasca circolare posta al centro della piazza stessa e da qualche artista di strada che con la sua musica e il suo canto allieta il sostare.
Spesso trascorrere una vacanza in casa ti offre la possibilità di vivere più da vicino l’atmosfera del posto e ti porta quasi e sentirti parte di essa.
Ed è stato così anche a Tourtour, la destinazione del viaggio dove la casa nel cuore del villaggio, è stata la destinazione nel cuore della meta raggiunta.
Non era la prima volta a Tourtour, già in occasione di altre vacanze, eravamo passati tante volte davanti a quella casa e ne eravamo rimasti sempre incuriositi ma poterne varcare la soglia ci ha aperto un mondo fatto di buon gusto, con un giusto equilibrio tra il rispetto delle tradizioni e l’innesto di qualche elemento nuovo.
Si è rivelata la casa di un artista-fotografo, che ha mantenuto la fisionomia generale della vecchia casa contadina francese con arredi d’epoca di gusto squisitamente provenzale e l’aggiunta, qua e là, di alcune delle sue opere.
Si entra in casa da un vicolo e immediatamente si è trasportati in un ambiente fuori dal tempo. Travi scure a vista e pareti bianche finite a calce. Varcata una vecchia porta in legno a fianco della quale un orsetto accoglie gli ospiti, si entra nel grande soggiorno. Quella che un tempo era la cucina, dove rimangono le memorie degli antichi piani sotto ai quali si accendeva il fuoco per cucinare e il lavello in pietra, sotto alla finestra, oggi è l’angolo pranzo dove sedie in vimini si accostano ad un vecchio tavolo in legno chiaro. Poco più avanti ecco un grande camino sormontato da una specchiera Luigi Filippo. Bello fare colazione seduti a quel tavolo, con la piccola finestra aperta sul vicolo da cui si sente il rumore dell’acqua che gorgoglia nella fontana davanti all’ingresso di casa e da cui si ascoltano le voci dei passanti e dei bambini che giocano.
Sul lato opposto ecco la cucina che domina su tutto l’ambiente, ricca di collezioni di oggetti curiosi tra cui una bella raccolta di vecchie bottiglie e un lampadario molto originale dove il cappello è realizzato con vecchi cucchiai che circondano la lampadina, ovunque sui piani di appoggio ci sono oggetti curiosi , ceramiche regionali, piccoli vasi…
In fondo a questo grande ambiente si apre una porta che accede alla camera da letto con un altro camino, una credenza provenzale e un mobile davvero curioso, all’apparenza è una scrivania, questo sicuramente il suo uso principale, al cui interno si nasconde un organo, è un ambiente che invita al riposo e alla lettura, una comoda poltrona sembra essere stata messa lì proprio per questo.
Dalla finestra, il panorama che si può ammirare è quello della campagna circostante, che si illumina al sorgere del sole e che si tinge di toni rosati quando il sole, che tramonta verso la valle cosparge tutto di pennellate rosate
Ancora una sorpresa la riserva il bagno, accessibile direttamente dalla camera, qui la vasca incavata nel pavimento, un vecchio lavandino con i piedi in ceramica a vista, un mobile toilette in marmo e legno dai colori pastello, due piccole finestrelle abitate da piantine grasse e fiori, fanno di questo ambiente un luogo che invita al relax e alla cura di sé.
Dopo questa descrizione avete ancora qualche dubbio se mettere in programma o meno una vacanza da queste parti? Sicuramente le emozioni che ti regala Tourtour valgono un viaggio.
“Niente è più straordinario di questo alternarsi tra rocce e abissi, acque verdi e ombre porpora, di questo cielo che sembra il mare di Omero e di questo vento che parla con la voce degli dei scomparsi” (Jean Giono).
Per prenotare un soggiorno a “L’appartement dans le ciel” potete scrivere a Yves Danto yves.danto@hotmail.fr che vi accoglierà con grande gentilezza.
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